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Zbornik Instiuta za arheologiju / Serta instituti archaeologici e-zia 1 =ERUQLNPHÿXQDURGQRJRNUXJORJVWROD=DJUHE YHOMDþH 3URFHHGLQJVRIWKHLQWHUQDWLRQDOURXQGWDEOH=DJUHE 2QG)HEUXDU\ ISBN 978-953-6064-28-1 Zagreb, 2016 RIMSKE I KASNOANTIČKE SVJETILJKE: PROIZVODNJA I DISTRIBUCIJA, KONTAKTI NA MEDITERANU ROMAN AND LATE ANTIQUE LAMPS: PRODUCTION AND DISTRIBUTION, CONTACTS ON THE MEDITERRANEAN E - ZIA 1 Izdavač / Publisher: Institut za arheologiju Za izdavača / For the Publisher: Marko Dizdar Urednici / Editors: Goranka Lipovac Vrkljan, Ivana Ožanić Roguljić, Marina Ugarković Izvršni urednici / Desk editors: Ivana Ožanić Roguljić, Marina Ugarković Recenzenti zbornika / Reviewers of the volume: Igor Borzić, Eleni Schindler Kaudelka Znanstveni izdavački savijet / Scientific Editorial Board: Laurent Chrzanovski, Debora Ferreri, Ivana Jadrić Kučan, Susanne Zabehlicky Scheffenegger Lektura / Language editor: Centar za obrazovanje odraslih Split, Ivana Ožanić Roguljić Prijevod / Translation: Centar za obrazovanje odraslih Split , Suzana Čule Korektura / Proofreading: Ana Konestra, Ivana Ožanić Roguljić, Marina Ugarković Oblikovanje / Design: Hrvoje Jambrek Računalni slog / Layout: Hrvoje Jambrek Autor fotografije s naslovnice / Cover photo: Miroslav Matejčić (ustupio Muzej grada Crikvenice) Ovaj Zbornik nastao je u sklopu projekta Hrvatske zaklade za znanost (RED, IP-11-2013-3973) čijim je sredstvima sufinanciran. The Proceedings are published within and financed by the Croatian Science Foundation’s project RED, IP-11-2013-3973. Objavljeni radovi dvostruko su recenzirani i kategorizirani. All published papers have been double peer-reviewed and categorised. ISBN 978-953-6064-28-1 1 Sadržaj Contents Goranka Lipovac Vrkljan UVOD INTRODUCTION 3 Marina Ugarković LIGHT FROM THE EAST. HELLENISTIC RELIEF LAMPS OF EASTERN MEDITERRANEAN PROVENANCE IN DALMATIA SVJETLOST S ISTOKA. HELENISTIČKE RELJEFNE SVJETILJKE ISTOČNOMEDITERANSKOG PODRIJETLA U DALMACIJI 5 Donato Labate MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICI DAL TERRITORIO DI MODENA MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PODRUČJA MODENE 2 18 Martin Auer NAMES ON LAMPS: DISTRIBUTION/QUANTITY OF FIRMALAMPEN AND REGIONAL TRADE IMENA NA SVJETILJKAMA: DISTRIBUCIJA/KOLIČINA FIRMA SVJETILJKI I REGIONALNA TRGOVINA 38 Adnan Busuladžić THE STATE OF RESEARCH AND THE ARCHAEOLOGICAL CONTEXT OF ROMAN LAMPS IN BOSNIA AND HERZEGOVINA STANJE ISTRAŽENOSTI I ARHEOLOŠKI KONTEKST RIMSKIH SVJETILJKI IZ BOSNE I HERCEGOVINE 47 Maja Janežič, Tadeja Mulh, Mija Černe ROMAN LAMPS FROM GRAVES IN VRHNIKA (SLOVENIA) RIMSKE SVJETILJKE IZ GROBOVA U VRHNICI (SLOVENIJA) 52 Zrinka Šimić-Kanaet IZABRANI RELJEFNI MOTIVI NA RIMSKIM SVJETILJKAMA IZ TILURIJA SELECTED RELIEF MOTIVES ON ROMAN LAMPS FROM TILURIUM 61 Valentina Mantovani UN’INEDITA LUCERNA DALLA CASA DELLE BESTIE FERITE, AD AQUILEIA (UD) NEOBJAVLJENA SVJETILJKA S LOKALITETA CASA DELLE BESTIE FERITE U AKVILEJI (UD) 66 Diana Dobreva NUOVI DATI SULLE LUCERNE TARDOANTICHE DA AQUILEIA: I RINVENIMENTI DELLA DOMUS c.d. DI TITO MACRO NOVI PODACI O KASNOANTIČKIM ULJANICAMA IZ AKVILEJE: NALAZI IZ tzv. DOMUSA TITA MAKRA 72 Enrico Cirelli LATE ROMAN LAMPS FROM THE PORT AREA OF CLASSE (RAVENNA) KASNOANTIČKE SVJETILJKE S PROSTORA LUKE U CLASSE (RAVENNA) 93 Massimo Brando, Alessandro Sebastiani ENLIGHTENING DIANA UMBRONENSIS. THE LATE ANTIQUE LAMP ASSEMBLAGE FROM THE SANCTUARY AT SCOGLIETTO (ALBERESE – IT) RASVJETLJUJUĆI DIANU UMBRONENIS. KASNOANTIČKE SVJETILJKE IZ SVETIŠTA U SCOGLIETTU (ALBERESE – IT) Ana Konestra, Ivana Ožanić Roguljić ILLUMINATING THE WAY: LATER ROMAN FACTORY LAMP FROM A GRAVE CONTEXT IN CRIKVENICA OSVJETLJAVAJUĆI PUT: KASNOANTIČKA FIRMA SVJETILJKA IZ GROBA U CRIKVENICI 107 128 MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Izvorni znanstveni rad 2ULJLQDOVFLHQWL‫ۋ‬FSDSHU Donato Labate Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo 6RSULQWHQGHQ]D$UFKHRORJLDGHOO·(PLOLD5RPDJQD Via Belle Arti, 52 40126 Bologna (Italy) donato.labate@beniculturali.it Nuovi scavi hanno contribuito a chiarire cronologia e importanza di Mutina nell’ambito della produzione e commercializzazione delle lucerne a matrice. Ai rinvenimenti dell’’800 di matrici e scarti di produzione di lucerne di tipo ellenistico con firma VAL, a volute e Firmalampen (Magreta e Savignano) si sono aggiunti di recente gli impianti produttivi di Cittanova (seconda metà del I sec. a.C.) per lucerne di tipo ellenistico con firma VAL e ALIX (imitazioni delle Herzblattlampen) e di tipo Dressel 3, nonché di una forma nuova “tipo Cittanova” con firma PM. Per l’età alto imperiale vi sono gli scarti di produzione di Firmalampen sia a canale chiuso (prima metà del I sec. a.C.), con la firma dei più importanti produttori Fortis, Strobili, Phoetaspi, Commvnis, Evcarpi (scavi Viale Reiter), sia a canale aperto (entro inzio II sec. d.C.) con le firma di Fortis, Cassi e Octavi (scavi ex parco Novi Sad). A questi rinvenimenti sono d’aggiungere il prototipo più antico di una Fortis a canale chiuso con l’indicazione del toponimo della città di produzione (M FORTIS F) e di una presa di lucerna a volute con MVTINA PRISCVS F. L’attestazione dell’importanza di Mutina nella produzione ceramica (Plin. Nat. Hist. XXXV, 12, 101) trova conferma da questi rinvenimenti e dall’ampia circolazione dei prodotti modenesi: ad Aquileia il 50% delle Firmalampen sono riferibili a produttori modenesi, in primis Fortis che li commercializzò in gran parte dell’impero romano. Parole chiave: produzione lucerne, lucerne ellenistiche, Herzblattlampen, Firmalampen, matrici per lucerne, Mutina Fecit Ključne riječi: proizvodnja svjetiljki, helenističke svjetiljke, Herzblattlampen, firma svjetiljke, kalupi za svjetiljke, Mutina Fecit 1. Premessa Mutina, colonia romana dal 183 a.C., è indicata da Plinio il Vecchio come importante centro di produzione ceramica da cui traeva celebrità (Plin. Nat. Hist. XXXV, 12, 101). Tale testimonianza ha trovato riscontro in diversi scavi archeologici, che hanno restituito impianti produttivi, matrici e scarti di produzioni di diverse classi ceramiche: dalla ceramica comune alle anfore, dalle pareti sottili alle imitazioni della sigillata africana, dai laterizi alla coroplastica fino alle lucerne (Giordani 2000; Labate 2013). In particolare per quanto concerne quest’ultima produzione sono attestate fornaci, matrici e scarti di produzione che coprono un arco temporale dalla tarda età repubblicana fino all’alto Impero (I sec. a.C. - II sec. d.C.) e riconducibili principalmente ai tipi: tradizione ellenistica (Herzblattlampen), tardorepubblicani (Dressel 3), alto imperiale (lucerne a volute e Firmalampen) nonché alcuni prototipi che segnano il passaggio da una produzione all’altra (Labate 2010; 2012; 2013). I nuovi scavi hanno contribuito a chiarire cronologia e importanza di Mutina nell’ambito della produzione e commercializzazione delle lucerne a matrice. Ai rinvenimenti nell’’800 a Magreta di matrici e scarti di produzione di lucerne di tipo ellenistico, imitazioni delle Herzblattlampe (Parra 1983a) e a Savignano di matrici per la produzione di Firmalampen (Parra 1983b) , si sono aggiunte di recente nuove significative testimonianze, in particolare: per la tarda età repubblicana, gli scavi degli impianti produttivi di Cittanova, con matrici per la fabbricazione di lucerne di tipo ellenistico e di tipo Dressel 3 (Labate 2009; 2015a); per l’età alto imperiale, gli scavi nel suburbio di Mutina che hanno restituito, in Viale Reiter, scarti di produzione di Firmalampen a canale chiuso (Labate, Raimondi 2009) e, nell’ex Parco Novi Sad, scarti di produzione di Firmalampen a canale aperto (Labate 2012). DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE 2. Le produzioni tardo repubblicane (Herzblattlampen e Dressel 3): le fornaci di Magreta e Cittanova La più antica attestazione in Italia di produzioni di lucerne a matrice che sostituiscono quelle a tornio “tipo Esquilino” è documentata nel Modenese a Magreta, dove nell’’800 furono recuperate numerose lucerne di tipo ellenistico, imitazione delle Herzblattlampen e con esse si sono trovate anche 41 matrici, tutte frammentarie (Fig. 1, 3), destinate alla produzione di: lucerne antropomorfe a testa silenica (Fig. 2), lucerne a decorazioni fitomorfe e a globetti (Fig. 4) e lucerne non decorate con le caratteristiche prese cuoriformi e ansa a doppio bastoncello (rare quelle con anse a nastro), delle quali sono attestate anche scarti di cottura e firma del produttore VAL (lettere in nesso) (Fig. 5) impressa sul fondo delle lucerne (Fig. 5-7), di cui si è rinvenuta di recente la relativa matrice (Fig. 6). Nell’impianto produttivo di Magreta, che gravitava nell’area dei Campi Macri, dove si svolgeva una delle più importanti fiere mercato del mondo italico e dove è testimoniata la presenza di aree di culto, si produceva anche ceramica di tradizione ellenistica, coroplastica, antefisse e laterizi (Labate, Mussati, Stoppani 2009). La datazione del complesso va dal III-II sec. a.C. al I d.C. La produzione delle lucerne a matrice di tradizione ellenistica è stata riferita, in mancanza di altri dati, al terzo quarto del I sec. a.C. sulla base dei dati di scavo del Magdalensberg (Parra 1983a: 91). Non è escluso che a Magreta la produzione possa essere iniziata qualche decennio prima, entro il secondo quarto del I sec. a.C. Le lucerne sono associate ai numerosi frammenti di ceramica ellenistica importata, come ipotizzato da Cecilia Parra, tramite il porto franco di Delo (Parra 1983a: 95-96). Il nome del produttore VAL potrebbe appartenere alla gens Valeria. Alcuni membri di questa famiglia sono documentati tra i negotiatores italici presenti a Delo tra il II ed il I sec. a.C. (Ortalli 2009; 2012). Non è pertanto escluso che un membro di questa gens abbia commercializzato e prodotto in loco ceramica e lucerne di tradizione ellenistica, importando anche alcune matrici. Le matrici rinvenute a Magreta hanno il corpo ceramico molto fine e ben cotto, di color camoscio, che si differenzia molto da quello di altre matrici di produzione locale, con corpo ceramico meno compatto e più friabile e di colore rosato, rinvenute in un altro contesto di scavo. Nuove matrici sono state rinvenute in un altro impianto produttivo messo in luce a Cittanova, nei pressi dell’antica strada consolare di Marco Emilio Lepido (187 a.C.), a circa 4 km di distanza dall’impianto di Magreta. Lì sono state rinvenute lucerne Herzblattlampen, alcune delle quali con firma VAL, assimilabili a quelle di Magreta. A Cittanova è stato indagato un intero complesso produttivo con tre piccole fornaci a struttura verticale (Fig. 8), del tipo di tradizione greco-etrusca (Lanza, Palazzini 2009; Labate 2009) e diverse matrici: al momento ne sono state riconosciute 21, la maggior parte per lucerne di tradizione ellenistica, alcune per lucerne tipo Dressel 3 e poche altre per lucerne tardorepubblicane “tipo Cittanova” (Labate 2015a). Sono inoltre documentate diverse decine di lucerne di cui alcune deformate dalla cottura. Tra le lucerne deformate dalla cottura, evidente scarto di produzione, figura una con bollo VAL (Fig. 19) che assicura la presenza di questo produttore in una delle officine che operavano a Cittanova, presenza confermata anche dal rinvenimento di diversi altri esemplari con la sua firma (Fig. 17, 18) La maggior parte delle matrici (sedici) sono per la fabbricazione di lucerne di tradizione ellenistica (Herzblattlampen o Dressel 1), tra le quali si segnalano quelle: antropomorfe a testa silenica (Fig. 9-10), zoomorfe a testa di ariete (Fig. 11), con decorazioni fitomorfe (Fig. 13) o a globetti (Fig. 14) e non decorate, con o senza canale (Fig. 15-16). Alcune matrici sono per lucerne tipo Dressel 3, di cui una con disco figurato con offerenti (amorino e personaggio togato) ai lati di un altare (Fig. 37) ed una con decorazione fitomorfa (Fig. 35). Una matrice per lucerne di tipo ellenistico reca a rilievo la firma del produttore ALIX (Fig. 12). Due matrici sono da riferire ad un tipo intermedio o di passaggio tra la produzione di tipo ellenistico a quella Dressel 3 che potremmo definire “tipo Cittanova” come suggerito in un recente studio (Grassi 2013). Si tratta di lucerne con disco piatto ovoide decorato a raggiera di cui si è conservata anche la valva inferiore con la firma PM in nesso (Fig. 33). Alcune matrici recano sulla parete esterna sigle incise: SIRIO (Labate 2010), oppure LN in nesso (Fig. 9a) o una V, presente sulla matrice con testa silenica (Fig. 10a)1, mentre la lettera H è documentata su quella con firma ALIX (Fig. 12a). Di circa 50 lucerne, prese in esame per questa notizia preliminare, 31 sono da riferire a tipi di tradizione ellenistica, 10 al tipo Dressel 3, 7 al tipo “Cittanova” e 2 al tipo Dressel 2. La firma VAL è presente su quattro lucerne, due delle quali a testa silenica (Fig. 17, 18) ed una non decorata (Fig. 19). La sola lettera V è documentata su una a decorazione fitomorfa. La firma ALIX è presente su due esemplari (Fig. 20). Il bollo PM in nesso è presente su due lucerne di tipo “Cittanova” con disco decorato a raggiera (Fig. 34). Le lucerne di tradizione ellenistica hanno anse a doppio bastoncello (Fig. 17, 24-27) o a nastro (Fig. 18-19), presentano prese cuoriformi (Fig. 24-26), con e senza canale (Fig. 24), spalla decorata a motivi vegetali (Fig. 24, 25) o a globetti (Fig. 26), con bordo del disco circolare (Fig. 28-29) o quadrangolare (Fig. 31); tra le figurate si segnalano tre con teste d’ariete (Fig. 22-23) e tre con teste di Sileno (Fig. 17-18, 21). Tra le lucerne tipo Dressel 3 sono da segnalare quelle: a figure antropomorfe con maschera e racemi; a decorazione fitomorfa con margherita a sei petali (Fig. 36) e, più numerose, quelle zoomorfe, con cinghiale (Fig. 42) o animali affrontati quali felini, delfini e gallinacei (Fig. 39-41). Le produzioni di Cittanova sembrerebbero di poco posteriori a quelle di Magreta, l’ansa a doppio bastoncello (quasi esclusiva a Magreta) diventa a nastro (prevalente a Cittanova), le prese cuoriformi sembrano atrofizzarsi (Fig. 29) e soprattutto sono 1 6LVHJQDODFKHDQFKHODPDWULFHGL0DJUHWDFRQWHVWDVLOHQLFDFRPHTXHVWDGL&LWWDQRYDUHFDDOO HVWHUQRODOHWWHUD9 )LJE 19 DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA Fig. / Sl. 1a Fig. / Sl. 1b Fig. / Sl. 2 Fig. / Sl. 3 20 Fig. / Sl. 4 Fig. / Sl. 6 Fig. / Sl. 5 Fig. / Sl. 7 Fig. / Sl. 8 DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Fig. / Sl. 9a Fig. / Sl. 9b Fig. / Sl. 10a Fig. / Sl. 10b 21 Fig. / Sl. 11 Fig. / Sl. 12a Fig. / Sl. 14 Fig. / Sl. 12b Fig. / Sl. 15 Fig. / Sl. 17a Fig. / Sl. 13 Fig. / Sl. 16 Fig. / Sl. 17b DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA Fig. / Sl. 18a Fig. / Sl. 18b Fig. / Sl. 20 Fig. / Sl. 21 Fig. / Sl. 19a Fig. / Sl. 19b 22 Fig. / Sl. 22 Fig. / Sl. 23 Fig. / Sl. 26 Fig. / Sl. 25 Fig. / Sl. 27 Fig. / Sl. 24 Fig. / Sl. 28 Fig. / Sl. 29 Fig. / Sl. 30 Fig. / Sl. 31 DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE presenti nuovi tipi, vedi le lucerne con bordo quadrangolare (Fig. 31), non documentati a Magreta. Inoltre sono presenti forme poco più tarde delle Herzblattlampen, come il “tipo Cittanova”. Si tratta di un modello che deriva, per la forma ovaleggiante e il becco arrotondato, dalle lucerne di tradizione ellenistica, ma con vasca superiore appiattita (Fig. 34), sulla quale si possono applicare decorazioni più complesse. Molto probabilmente il “tipo Cittanova” rappresenta la forma di passaggio che anticipa la produzione delle Dressel 3, anche queste fabbricate e forse concepite nel complesso produttivo di Cittanova che si data, sulla base della prima lettura dei dati di scavo, alla seconda metà del I sec. a.C. (Labate 2009; 2015a), periodo di maggiore frequentazione del vicino santuario di Cittanova, la cui decadenza, all’inizio del I secolo d.C., coincide anche con quella degli impianti produttivi di Cittanova e di Magreta (Labate et al. 2009; Ortalli 2012; Labate 2015b). Altro elemento che differenzia l’impianto produttivo di Magreta da quello di Cittanova è la presenza del numero di produttori: nel primo è documentato soltanto uno che firma VAL, nel secondo tre: VAL e ALIX, che producono lucerne di tradizione ellenistica, e PM che produce lucerne “tipo Cittanova”. Significativa è inoltre la presenza a Cittanova di tre diverse fornaci che potrebbero appartenere a ognuno dei tre produttori presenti, di cui VAL potrebbe figurarsi come capostipite. Questo da Magreta, avvia a Cittanova un nuova officina alla quale se ne affiancano altre due: prima quella di ALIX e dopo quella di PM. Il complesso produttivo di Cittanova è da riferire ad una delle più importanti manifatture di lucerne tardorepubblicane attestate nel mondo romano. Questo complesso, assieme a quello di Magreta posta a poca distanza, consolida la fama che ebbe nella produzione fittile la colonia romana di Mutina2. Le produzioni di Magreta sembrerebbero precedere di poco quelle di Cittanova. Entrambe le officine gravitavano nell’area dei Campi Macri (Labate 2001; Ortalli 2012). La produzione di lucerne tardo repubblicane risulta pertanto funzionale sia alle attività commerciali, che si praticavano nell’area dei Campi Macri, sia ai riti che si svolgevano nei vicini santuari (Labate 2009; Labate et al. 2009; Labate 2015b). Lucerne di tradizione ellenistica, prodotte verosimilmente a Mutina, sono attestate nella Cisalpina, in particolare ad Aquileia, Milano, Forlì, Gazzo Veronese e nel Norico a Magdalensberg (Grassi 2013: 218, Fig. 5). Il complesso produttivo di Magreta sembra sopravvivere di poco a quello di Cittanova, come testimonia la presenza di matrici per la produzione di lucerne a volute (Fig. 43) e a Firmalampen o canale (Labate et al. 2009; Labate 2010) la cui produzione, iniziata verosimilmente all’inizio dell’età imperiale a Magreta, si sposterà, con la decadenza dei Campi Macri, a Mutina, che, come vedremo, diventerà il maggior produttore di lucerne del mondo romano tra I e II sec. d.C. 3. La produzione delle lucerne a volute e l’inizio della presenza del marchio Mutina Fecit Nel complesso produttivo di Magreta è stata rinvenuta la valva superiore della matrice di una lucerna a volute (Fig. 43), la cui produzione probabilmente è da mettere in relazione ad un’evoluzione delle Dressel 3 prodotte a Cittanova. Si tratta dell’unica matrice al momento documentata a Modena dove la produzione di lucerne a volute è associata ad un produttore, che si fregia di indicare il toponimo della città, MVTINA PRISCVS F(ecit) (Fig. 44)3. Il reperto è stato rivenuto in una villa urbano-rustica ubicata in località Cà Rovighi, a poca distanza dai complessi produttivi di Magreta e Cittanova. Non si conosce l’ubicazione dell’impianto produttivo di Priscus ma è da segnalare che a Cà Rovighi, con la lucerna Priscus, sono documentati anche laterizi con bollo Q.MVT, prodotti quasi certamente nella vicina fornace di Stradello Fossa Gazzuoli, dove sono attestati bolli Q.MVT insieme ad altri T.MVT, con MVT in nesso (Giordani 2001: 263): abbreviazione dell’aggettivo locativo MVT(tinensis) indicato verosimilmente a garanzia della qualità della produzione (Mongardi 2011: 410). La preesistenza dei bolli su laterizi con il locativo MVT rispetto alle prime attestazioni su lucerne è documentata dal rinvenimento di bolli T.MVT e Q.MVT in contesti ascrivibili al I sec. a.C. ,4 e pertanto è sicuramente anteriore alla datazione della lucerna Priscus ascrivibile all’inizio del I sec. d.C. I produttori di lucerne, a cominciare da Priscus5, iniziano l’uso di indicare Mutina come centro di eccellenza per la produzione fittile la cui fama si era consolidata certamente all’inizio dell’età alto imperiale come da esplicita attestazione pliniana (Labate 2010b: 137).  1RQVLFRQRVFRQRDOPRPHQWRDOWULFHQWULSURGXWWLYLGLSDULLPSRUWDQ]DSHUTXDQWRFRQFHUQHOHOXFHUQHGLWUDGL]LRQHHOOHQLVWLFDSHUTXDQWRDWWLHQHOHOXFHUQH WLSR'UHVVHOqGDVHJQDODUHODSUHVHQ]DSUHVVRLOPXVHRGL%RORJQDGLXQDPDWULFHGLLQFHUWDSURYHQLHQ]D *XDODQGL*HQLWRWDY   6LWUDWWDPROWRSUREDELOPHQWHGHOODSUHVDGLXQDOXFHUQDDYROXWH3HUODQRWL]LDGHOULQYHQLPHQWR *LRUGDQL/DEDWH 4 Si tratta di otto frammenti di tegole bollate rinvenute, nel complesso produttivo di Cittanova, in murature ascrivibili al periodo d'uso delle fornaci tardorepub- 5 EOLFDQH/DORURGDWD]LRQHqSHUWDQWRG DVFULYHUHDGXQSHULRGRDWWRUQRDOODPHWjGHO,VHFD&/HWHJROHUHLPSLHJDWHLQVWUXWWXUHDVFULYLELOLDOODVHFRQGDPHWj GHO,VHFD&VRQRVWDWHSHUWDQWRSURGRWWHHQWURODPHWjGHO,VHFD& $UFKLYLR6RSULQWHQGHQ]D$UFKHRORJLD(PLOLD5RPDJQDUHOD]LRQHGLVFDYRD¿UPD& 3DOD]]LQL PriscusqDQFKHQRWRDQFKHFRPHSURGXWWRUHGLWHJROHDQIRUHWHUUDVLJLOODWDHOXFHUQH)LUPDODPSHQFRQEROOR0935,6&96) %XFKL 1RQq possibile stabilire chi tra i produttori di lucerne abbia utilizzato per primo MutinaFRPHJDUDQ]LDGLSURGX]LRQHqPROWRSUREDELOHFKHDEELDLQL]LDWRPriscus con OHOXFHUQHDYROXWHHDVHJXLUHTXHOOHDFDQDOHWLSR/RHVFKFNH,;Priscus,FKH¿UPDDQFKHOHOXFHUQHDFDQDOH³DQRPDOH´ LYL SXzHVVHUHDQQRYHUDWRLQVLHPHD FortisWUDLSURJHQLWRULGHOOHOXFHUQHDFDQDOH )LUPDODPSHQ  23 DONATO LABATE 24 MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA 4. Il passaggio dalla forma Dressel 3 alle Firmalampen: le lucerne sperimentali Prima di passare ad illustrare gli altri rinvenimenti relativi alla produzione di Firmalampen vorrei soffermarmi su alcune lucerne che definirei sperimentali, in quanto sottolineano il ruolo avuto dai produttori modenesi nella elaborazione di nuovi prototipi. Si tratta di lucerne ibride (una via di mezzo tra le lucerne a volute e le lucerne a canale) e di lucerne sperimentali, che precedono la comparsa delle Firmalampen (Labate 2010a). A due recenti rinvenimenti sono da riferire quelle ibride, una dagli scavi di viale Reiter a Modena (Fig. 46) e l’altra dagli scavi in località Ergastolo a Spilamberto (Fig. 47). Si tratta di prodotti poco attestati, al contrario di quelle sperimentali, che segnano il passaggio dalle Dressel 3 alle Firmalampen o lucerne a canale (Fig. 48). A lucerne del tipo a canale, anomale o sperimentali, già segnalate come creazione delle officine modenesi (Forte 1988: 111) delle quali sono noti i marchi di fabbrica Priscus, Fadius, Menander, Secundus e L. Septimus ( Forte 1988: 111), sono da riferire diversi altri rinvenimenti modenesi, sia da contesti funerari che d’abitato. In particolare è da segnalare una nuova firma, IANVARI (Fig. 49), questa volta applicata sul disco di una lucerna messa in luce nella necropoli orientale di Mutina6. Nell’ambito della sperimentazione è forse da collocare anche una lucerna a canale con doppio bollo (Fig. 50): sul fondo ATIME, sulla spalla L.SEPTIMI (Labate 2010a). La doppia firma starebbe ad indicare che anche ATIME sarebbe da annoverare tra i produttori modenesi, se si accetta la proposta di Maurizio Forte di inserire tra i produttori modenesi anche chi firma, come L. Septimi, le lucerne anomale o sperimentali ritenute “primi esempi nella produzione di lucerne con marchi di fabbrica” (Forte 1988: 11). A conferma dell’ipotesi di Forte possiamo annoverare la scoperta, in una tomba della necropoli romana di Palazzolo Vercellese, di una Firmalampen a doppia firma: sul fondo quella di Fortis, noto produttore modenese, e sulla spalla il nostro L. Septimi (Fabretti 1878: 242). Quest’ultimo produttore firma anche lucerne a canale chiuso (non sono note firme su quelle a canale aperto), come testimonia un altro rinvenimento modenese: dalla Tomba 359 della necropoli dell’ex parco Novi Sad, proviene una lucerna a canale chiuso con bollo L. SEPTIM che attesta il passaggio da una produzione “sperimentale” delle lucerne a canale a quella canonica a canale chiuso. L. Septimi, che firma prima le lucerne a canale “sperimentali” e a seguire quelle a canale chiuso, può aver operato nelle officine di Fortis e Atime, chiamato da questi forse come revisore di qualità, per une precedente maggiore competenza sul piano produttivo. Mutina, nell’ambito dell’elaborazione di nuovi modelli di lucerne, nella produzione delle stesse e nella loro commercializzazione, si configura come il più importante centro produttivo del mondo romano paragonabile ad Arezzo per la produzione della terra sigillata italica. 5. Mutina Fecit: l’inizio della produzione di Firmalampen a Modena Mutina sembra essere l’unica città che compare sulle lucerne come luogo di produzione. E’ attestato soprattutto con varie abbreviazioni sulle Firmalampen M, MT e MVT e tramite queste è stato possibile riferire a Mutina le produzioni di Priscus, Menander, Cerinthus, Fadius e Fortis (Parra 1983c: 80; Forte 1988: 111). La più antica attestazione della firma di Fortis associata a Mutina è stata rinvenuta a Modena, nella tomba T. 365 dell’ex Parco Novi Sad, databile entro la metà del I sec. d.C (Labate 2013: 38). La Firmalampe a canale chiuso reca sul fondo la firma, con caratteri rovesciati, M/FORTIS/F, da sciogliere M(utinae) FORTIS F(ecit) (Fig. 51). Si tratta della seconda testimonianza della firma FORTIS associata al territorio di produzione (Labate 2012). Della prima, da Casaleone presso Verona, si conosce la firma M FORTIS F (Buchi 1975: 65) ma non il tipo di lucerna ed i caratteri. La nostra è di particolare interesse sia per il tipo d’iscrizione (sinistrorsa) sia per l’inserimento della firma in un cartiglio a tabula ansata (Fig. 51c). Si tratta di elementi distintivi di una datazione precoce della produzione di questo tipo di lucerne, d’ascrivere ad un periodo compreso tra l’età augustea e quella tiberiana: verosimilmente all’inizio del I sec. d.C. Datazione che trova riscontro sia a Modena negli scavi dell’ex Cassa di Risparmio, dove lucerne a canale chiuso sono documentate in contesti di età augustea-tiberiana (Macchioro 1988), sia nel Magdalensberg dove è documentata fin dall’inizio del I sec. d.C. (Farka 1977: 78 ss.). La Firmalampe con bollo Fortis di Novi Sad potrebbe essere considerata il prototipo del tipo a canale in precedenza attribuito a STROBILIVS (Parra 1983a: 91), del quale però non si conoscono esempi precoci. Non è tuttavia da escludere che il prototipo sia stato ideato da Priscus, uno dei più precoci produttori di Firmalampen che firma anche, come sopraccennato, le lucerne a canale anomale o sperimentali che precedono la produzione delle Firmalampen. 6. La produzione delle lucerne Firmalampen a canale chiuso: i rinvenimenti di Viale Reiter Ma veniamo alla scoperta forse più straordinaria per quanto concerne le Firmalampen: in recenti scavi in Viale Reiter, nell’immediato suburbio di Mutina romana, in una discarica ascrivibile alla prima metà del I sec. d.C., si sono rinvenute numerosissime Firmalampen con evidenti difetti di cottura (Fig. 52-55) che, insieme a molti altri scarti di produzione (ceramica comune, anfore Dressel 2/5, mattonelle pavimentali, distanziatori di fornace) e a resti strutturali di fornace (mattoni refrattari), sono stati conferiti in discarica nei primi decenni del I sec. a.C. (Labate, Raimondi 2010; Labate 2010a). Tutte le Firmalampen sono a canale chiuso, anche di tipo diverso (tipi IXa, IXb e IXc del Loeschcke) ma prodotte contempo6 'DVHJQDODUHDULJXDUGROHGXHOXFHUQHDFDQDOH³DQRPDOH´GD$TXLOHLDFRQEROOR3ULVFXVVLDVXOGLVFRVRWWRULWUDWWRPDVFKLOHVLDVXOIRQGR %XFKL  'DVHJQDODUHDQFKHODSRVL]LRQHLQVROLWDGLXQEROOR7&6$VXSUHVHODWHUDOLGLXQDOXFHUQDDFDQDOH³DQRPDOD´GD$TXLOHLD %XFKL  DONATO LABATE Fig. / Sl. 32 MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Fig. / Sl. 33 Fig. / Sl. 34a Fig. / Sl. 34b 25 Fig. / Sl. 35 Fig. / Sl. 36 Fig. / Sl. 37 Fig. / Sl. 38 Fig. / Sl. 42 Fig. / Sl. 39 Fig. / Sl. 40 Fig. / Sl. 41 DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA Fig. / Sl. 45 Fig. / Sl. 43 Fig. / Sl. 44 26 Fig. / Sl. 46 Fig. / Sl. 47 Fig. / Sl. 48 Fig. / Sl. 49 Fig. / Sl. 50a Fig. / Sl. 50b DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Fig. / Sl. 51c Fig. / Sl. 51a Fig. / Sl. 51b Fig. / Sl. 54 27 Fig. / Sl. 52 Fig. / Sl. 53 Fig. / Sl. 55 Fig. / Sl. 56 Fig. / Sl. 57 DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA Fig. / Sl. 58 28 Fig. / Sl. 59 Fig. / Sl. 60 Fig. / Sl. 61 DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Fig. / Sl. 62a Fig. / Sl. 62b 29 Fig. / Sl. 64 Fig. / Sl. 63 Fig. / Sl. 66 Fig. / Sl. 65a Fig. / Sl. 65b DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA raneamente (Fig. 56)7, alcune con disco decorato con maschere teatrali (tragiche e comiche) o con testa di Giove Ammone (Fig. 57) e quasi tutte con la firma del produttore (Fig. 59). Sono state recuperate poco più di un centinaio di lucerne, di queste la maggior parte con bollo STOBILI (circa 70%) e a seguire FORTIS, EVCARPI, COMMVNIS, PHOETASPI, con 7-8 esemplari per produttore (Fig. 59). Singolare è la presenza dei prodotti di diverse officine nella stessa discarica, evidentemente veniva utilizzata la stessa fornace (collocata per ragioni di sicurezza nel suburbio di Mutina) per la cottura di lucerne e di altri prodotti fittili. Le firme verosimilmente servivano a distinguere i prodotti delle diverse officine, collocate in ambito urbano forse nel settore nord orientale di Mutina, a non molta distanza dalla fornace, posta probabilemente nei pressi della discarica, rivenuta a circa 100 m a Nord della cinta muraria della città. Con i rinvenimenti di Viale Reiter ai cinque produttori noti dalle attestazioni epigrafiche (Priscus, Menander, Cerinthus, Fadius e Fortis) se ne aggiungono altri quattro (Strobilius, Communis, Phoetaspus, Eucarps) e soprattutto abbiamo per la prima volta la certezza che questi ultimi produttori operavano a Modena. Anche l’officina di Fortis, ubicata sulla base di rinvenimenti ottocenteschi a Savignano sul Panaro (Parra 1983b), è oggi da collocare a Modena dove il noto produttore fabbrica sia lucerne a canale chiuso sia a canale aperto. 7. La produzione delle lucerne Firmalampen a canale aperto: i rinvenimenti dell’ex parco Novi Sad Di Fortis si era supposta la produzione nel Modenese già dall’’800 per il rinvenimento a Savignano sul Panaro (Modena) di matrici per lucerne a canale aperto (Fig. 60) e di un mattone con bollo AD FORN CAT / L. AEMILI / FORTIS (Fig. 61). Nuove attestazioni di questo produttore provengono dagli scavi dell’ex Parco Novi Sad, dove in discariche, ascrivibili tra la seconda metà del I e l’inizio del II sec. d.C., anche queste poste sempre nell’immediato suburbio di Mutina, si sono rinvenuti scarti di cottura di Firmalampen a canale aperto (Tipo Loeschcke Xa). Si tratta in particolare una lucerna a tre beccucci (Fig. 62) con firma FORTIS, una a sette beccucci anepigrafe (Fig. 63) ed altre, a canale aperto con beccuccio corto (variante del Tipo Loeschcke Xa), con nuove firme di produttori modenesi OCTAVI e CASSI (Figg. 64-65) a cui bisogna aggiungere una rarissima matrice utilizzata per produrre valve inferiori di matrici per lucerne con bollo EVCARPI (Fig. 66) (Labate 2011a; Labate 2013). 30 8. Note conclusive Al momento Mutina è l’unico municipium romano noto per la produzione di lucerne di tradizione ellenistica con oltre 60 matrici, numerosissimi scarti di produzione e molte centinaia di prodotti finiti. Non è escluso che gran parte delle lucerne di tradizione ellenistica rivenute nell’Italia centro settentrionale (Grassi 2013: 216, fig. 5 con carta di distribuzione della lucerne di tradizione ellenistica) siano state prodotte a Modena, comprese le numerose attestate ad Aquileia (Di Filippo Balestrazzi 19781979) e in contesti ben datati come nel Magdalensberg (Farka 1977: 17-22). Le lucerne di Aquileia e del Magdalensberg trovano puntuali confronti con le produzioni modenesi anche per le produzioni più recenti, come le lucerne a bordo quadrangolare attestata anche nel Milanese insieme ad altre produzioni, ivi compresa la lucerna “tipo Cittanova” con firma PM (Grassi, Mandelli 2012: 131). Per quanto concerne le lucerne a canale o Firmalampen al momento si conoscono almeno 11 produttori (Fortis, Communis, Strobilus, Phoetaspus, Eucarpus, Menander, Priscus, Cerinthus, Fadius, Octavius, Cassius) che con le loro officine operavano a Modena (Labate 2013). A questi bisognerebbe aggiungere anche Coelius, L.Septimus e Atimetus8. Degno di nota è il riscontro che è stato possibile fare sulle firme delle lucerne aquileiesi edite dal Buchi (Buchi 1975): gli undici produttori modenesi di lucerne a canale o Firmalampen appaiono su circa la metà delle lucerne rinvenute negli scavi di Aquileia (614 su 1337 lucerne) e rappresentano il 46% delle attestazioni. Più della metà di queste sono di FORTIS: si tratta di 342 lucerne, pari al 26% del totale delle attestazioni aquileiesi. Il grande successo delle produzioni di Fortis, la loro distribuzione, attestata su gran parte del territorio dell’impero romano, e forse l’imitazione della firma o presenza di succursali, come testimoniano alcune matrici a firma Fortis rinvenute in Pannonia (Buchi 1975: 204), hanno decretato la fama di questa officina che ha operato, forse anche con succursali in altre zone dell’impero, per più generazioni dal I al III sec. d.C (Buchi 1975: 65-71) . Sono dati importantissimi che testimoniano l’enorme capacità imprenditoriale dei produttori modenesi nel corso dell’età romana. Una produzione che dava celebrità a Mutina centro di eccellenza di produzioni fittili nell’Impero, come da esplicita attestazione pliniana, di cui quella delle lucerne la contraddistinse più di tutte; tant’è che alcuni produttori (Fortis, Priscus, Menander, Cerinthus, Fadius), caso unico in tutto l’impero romano, vollero celebrare il luogo in cui operavano con MVTINAE FECIT (Tab. 1), quale garanzia della qualità della produzione, anticipando cosi di molti secoli il marchio del Made in Italy. Modena ha conservato il primato della produzione ceramica anche nei secoli recenti con la produzione di ceramica per pavimenti e rivestimento nel comprensorio di Sassuolo, città leader a livello internazionale anche nella ricerca di prodotti innovativi. 7 8 6LWUDWWDGLXQGDWRPROWRVLJQL¿FDWLYRFKHWHVWLPRQLDODFRQWHPSRUDQHDSURGX]LRQHGLYDULDQWLGHOORVWHVVRWLSRGLOXFHUQD/DGLVFDULFDLQFXLVRQRVWDWLEXWWDWL JOLVFDUWLGLFRWWXUDqVWDWDXWLOL]]DWDSHUSRFKLVVLPRWHPSRHQRQqGDHVFOXGHUHFKHWXWWHOHOXFHUQHULQYHQXWHSRVVDQRDSSDUWHQHUHDOORVWHVVDLQIRUQDWD $GXQDOWURSURGXWWRUHPRGHQHVHSRWUHEEHULIHULUVLODOXFHUQD WLSR/RHVFKFNH;DEHFFRFRUWR FRQGLIHWWLGLFRWWXUDHEROOR&2(/,HVSRVWDQHOOHYHWULQHGHOPXVHR GL0RGHQDLQVLHPHDLPDWHULDOLGHOODYLOODXUEDQRUXVWLFDGL9LD6FDUWD]]D ODSURYHQLHQ]DGDOOD6FDUWD]]DqVWDWDPHVVDLQGXEELRFIU3DUUDFWXWWDYLD si tratta di una lucerna rinvenuta nel Modenese dove probabilmente operava Coelius 3HU/6(37,0,FIUQRWDSHU$7,0(7,FIULQIUD DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE firma produttore tipo di lucerna M/FORTIS/F M/FORTIS/F MVTINA/PRISCVS.F MV/PRISCVS/F M/PRISCVS/F FADIVS/FM F/C. FADI/M MVT/CERINTHVS.F MVT/CERINTHVS.F MVT.F/CERINTHVS MVT/MENANDER/F MVT/MENAND/F Fortis Fortis Priscus Priscus Priscus Fadius Fadius Cerinthus Cerinthus Cerinthus Menander Menander Firmalampe tipo IX Firmalampe ? A volute ? Firmalampe tipo IX ? Firmalampe tipo “anomalo” Firmalampe tipo “anomalo” Firmalampe tipo “anomalo” Firmalampe ? Firmalampe ? Firmalampe Firmalampe Firmalampe area di provenienza Modena Casaleone (Verona) Modena Verona Verona? Verona? Verona Rimini Monza Pistoia Svizzera Svizzera biblogafia Labate 2013: 39 Buchi 1975: 65 Labate 2013: 40 Buchi 1975: 186 Larese, Sgreva 1996: 261 Larese, Sgreva 1996: 255 Larese, Sgreva 1996: 259 Buchi 1975: 25 Buchi 1975: 25 Gualandi Genito 1983: 437 Buchi 1975: 120 Buchi 1975: 120 Tab. 1 Attestazioni delle lucerne con riferimento nella firma del locativo Mutinae 31 Didascalie Fig. 1 Magreta, valva superiore di matrice per lucerna di tipo ellenistico: a - rovescio della matrice con lettera incisa, b – testa di sileno. Sl. 1 Magreta, gornji dio kalupa svjetiljke helenističkog tipa: a - glava Silena, b – druga strana kalupa s urezanim slovom Fig. 2 Magreta, lucerna antropomorfa di tipo ellenistico con testa di Sileno. Sl. 2 Magreta, antropomorfna svjetiljka helenističkog tipa s glavom Silena. Fig. 3 Magreta, valve superiori di matrici per lucerne di tipo ellenistico con decorazione fitomorfa. Sl. 3 Magreta, gornji djelovi kalupa za svjetiljke helenističkog tipa s fitomorfnim ukrasom. Fig. 4 Magreta, lucerne di tipo ellenistico con decorazione fitomorfa con e senza canale. Sl. 4 Magreta, svjetiljke helenističkog tipa s fitomorfnim ukrasom, sa ili bez kanala. Fig. 5 Magreta, frammenti di lucerne di tipo ellenistico con esempi si scarti di cottura e firma VAL del produttore. Sl. 5 Magreta, ulomci svjetiljki helenističkog tipa i primjeri proizvodnog otpada s potpisom majstora VAL. Fig. 6 Magreta, frammento di valva inferiore di matrice con a rilievo firma del produtore VAL. Sl. 6 Magreta, ulomak donjeg dijela kalupa s potpisom u reljefu majstora VAL. Fig. 7 Magreta, frammento di fondo di lucerna con, in negativo, firma del produttore VAL. Sl. 7 Magreta, ulomak dna svjetiljke s potpisom majstora VAL u negativu. Fig. 8 Cittanova, fornace rinvenuta all'interno di un'officina per la produzione di lucerne tardorepubblicane (seconda metà del I sec. a.C.). Sl. 8 Cittanova, peć pronađena unutar radionice za proizvodnju kasnorepublikanskih uljanica (druga polovica 1. st. pr. Kr.). Fig. 9a e b Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne con testa silenica, al rovescio lettere in nesso LN. Sl. 9a i b Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke s glavom Silena, na drugoj strani slova LN. DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA Fig. 10a e b Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne con testa silenica, al rovescio lettera V. Sl. 10a i b Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke s glavom Silena, na drugoj strani slovo V. Fig. 11 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne con testa di ariete. Sl. 11 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke s glavom ovna. Fig. 12 Cittanova, a - al rovescio lettera H; b - valva inferiore di matrice per lucerne di tipo ellenistico con a rilievo firma del produttore ALIX. Sl. 12 Cittanova, a – s druge strane slovo H; b – donji dio kalupa za svjetiljke helenističkog tipa s pečatom majstora ALIX u reljefu. Fig. 13 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne di tipo ellenistiche con decorazione fitomorfa. Sl. 13. Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke helenističkog tipa s fitomorfnim ukrasom. Fig. 14 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne di tipo ellenistico con decorazione a globetti. Sl. 14 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke helenističkog tipa s ukrasom kuglastih ispupčenja. Fig. 15 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne di tradizione ellenistica senza decorazione e con canale. Sl. 15 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke helenističke tradicije bez ukrasa, s kanalom. Fig. 16 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne di tradizione ellenistica senza decorazione. Sl. 16 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke helenističke tradicije bez ukrasa. Fig. 17 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con firma VAL (a) e testa silenica (b). Sl. 17 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s potpisom VAL (a) i glavom Silena (b). 32 Fig. 18 Cittanova, firma VAL (a), lucerna di tradizione ellenistica con testa silenica (b). Sl. 18 Cittanova, potpis VAL (a), svjetiljka helenističke tradicije s glavom Silena (b). Fig. 19 Cittanova, firma VAL (a), scarto di cottura di lucerna di tradizione ellenistica non decorata (b). Sl. 19 Cittanova, potpis VAL (a), proizvodni otpad svjetiljke helenističke tradicije bez ukrasa (b). Fig. 20 Cittanova, fondo lucerna di tradizione ellenistica con, in negativo, firma del produttore ALIX. Sl. 20 Cittanova, dno svjetiljke helenističke tradicije, u negativu potpis ALIX. Fig. 21 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con testa silenica. Sl. 21 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s glavom Silena. Fig. 22 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con testa di ariete. Sl. 22 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s glavom ovna. Fig. 23 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con testa di ariete. Sl. 23 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s glavom ovna. Fig. 24 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con decorazione vegetale. Sl. 24 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s biljnim ukrasom. Fig. 25 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con decorazione a globetti. Sl. 25 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s ukrasom kuglastih ispupčenja. Fig. 26 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con decorazione a globetti. Sl. 26 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s ukrasom kuglastih ispupčenja. Fig. 27 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica senza decorazione con canale. Sl. 27 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije bez ukrasa s kanalom. Fig. 28 Cittanova, scarto di cottura di lucerna di tradizione ellenistica non decorata. DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Sl. 28 Cittanova, proizvodni otpad svjetiljke helenističke tradicije bez ukrasa. Fig. 29 Cittanova, scarto di produzione di lucerna di tradizione ellenistica non decorata. Sl. 29 Cittanova, proizvodni otpad svjetiljke helenističke tradicije bez ukrasa. Fig. 30 Cittanova, scarto di produzione lucerna di tradizione ellenistica non decorata. Sl. 30 Cittanova, proizvodni otpad svjetiljke helenističke tradicije bez ukrasa. Fig. 31 Cittanova, lucerna di tradizione ellenistica con decorazione fitomorfa. Sl. 31 Cittanova, svjetiljka helenističke tradicije s fitomorfnim ukrasom. Fig. 32 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne di tradizione ellenistica con decorazione a raggiera “tipo Cittanova”. Sl. 32 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke helenističke tradicije s radijalnim ukrasom “tip Cittanova”. Fig. 33 Cittanova, valva inferiore di matrice per lucerne di tradizione ellenistica “tipo Cittanova” con firma PM. Sl. 33 Cittanova, donji dio kalupa za svjetiljke helenističke tradicije “tip Cittanova” s potpisom PM. Fig. 34 Cittanova, firma PM (a), su lucerna di tradizione ellenistica “tipo Cittanova” con decorazione a raggiera (b). Sl. 34 Cittanova, potpis PM (a), na svjetiljci helenističke tradicije s radijalnim ukrasom “tip Cittanova” (b). Fig. 35 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne tipo Dressel 3 con decorazione vegetale. Sl. 35 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke tip Dressel 3 s biljnim ukrasom. Fig. 36 Cittanova, lucerna tipo Dressel 3 con decorazione vegetale. Sl. 36 Cittanova, svjetiljka tip Dressel 3 s biljnim ukrasom. 33 Fig. 37 Cittanova, valva superiore di matrice per lucerne tipo Dressel 3 con decorazione antropomorfa di offerenti ai lati di un altare. Sl. 37 Cittanova, gornji dio kalupa za svjetiljke tip Dressel 3 s s prinositeljima žrtve uz oltar. Fig. 38 Cittanova, disco di lucerna tipo Dressel 3 con decorazione antropomorfa di offerente (Eros) relativo alla matrice di cui alla Fig. 37. Sl. 38 Cittanova, disk svjetiljke tip Dressel 3 s ukrasom antropomorfnoga prinositelja žrtve (Eros) slično kao kalup Sl. 37. Fig. 39 Cittanova, scarto di cottura di lucerna tipo Dressel 3 con felini affrontati. Sl. 39 Cittanova, proizvodni otpad svjetiljke tip Dressel 3 s antitetičnim mačkama. Fig. 40 Cittanova, lucerna tipo Dressel 3 con gallinacei affrontati. Sl. 40 Cittanova, otpad od pečenja svjetiljke tip Dressel 3 s antitetičnim kokošima. Fig. 41 Cittanova, scarto di cottura di lucerna tipo Dressel 3 con serpente e delfini affrontati ai lati di un altare. Sl. 41 Cittanova, otpad od pečenja svjetiljke tip Dressel 3 sa zmijom i delfinima pored žrtvenika. Fig. 42 Cittanova, scarto di cottura di lucerna tipo Dressel 3 con cinghiale. Sl. 42 Cittanova, otpad od pečenja svjetiljke tip Dressel 3 s veprom. Fig. 43 Magreta, valva superiore di matrice per lucerne a volute. Sl. 43 Magreta, gornji dio kalupa za volutne svjetiljke. Fig. 44 Cittanova, Cà Rovighi, presa di lucerna con iscrizione a rilievo MVTINA PRISCVS F. Sl. 44 Cittanova, Cà Rovighi, drška svjetiljke s reljefnim natpisom MVTINA PRISCVS F. Fig. 45 Modena, ex Parco Novi Sad, presa di lucerna con iscrizione sinistrosa PRI (scus). Sl. 45 Modena, ex Parco Novi Sad, ručka svjetiljke s natpisom na lijevo PRI (scus). Fig. 46 Modena, Viale Reiter, beccuccio di lucerna di forma ibrida. DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA Sl. 46 Modena, Viale Reiter, nos hibridnog oblika svjetiljke. Fig. 47 Spilamberto, Ergastolo, lucerna di forma ibrida. Sl. 47 Spilamberto, Ergastolo, svjetiljka hibridnog oblika. Fig. 48 Evoluzione dalla lucerna Dressel 3 alla lucerna a canale: A – Cittanova, lucerna Dressel 3; B – Cittanova, lucerna Dressel 3 con disco ribassato; C – Cittanova, lucerna ibrida a canale aperto; D – Modena, Parco Novi Sad, lucerna a canale sperimentale; E – Modena, Viale Reiter, lucerna a canale chiuso. Sl. 48 Evolucija svjetiljke Dressel 3 prema svjetiljci s kanalom: A – Cittanova, svjetiljka Dressel 3; B – Cittanova, svjetiljka Dressel 3 sa spuštenim diskom; C – Cittanova, hibridna svjetiljka s otvorenim kanalom; D – Modena, Parco Novi Sad, svjetiljka s eksperimentalnim kanalom; E – Modena, Viale Reiter, svjetiljka sa zatvorenim kanalom. Fig. 49 Modena, necropoli di Via Emilia-Via Cesana, lucerna sperimentale con firma IANVARI sul disco. Sl. 49 Modena, nekropola Via Emilia-Via Cesana, eksperimentalna svjetiljka s pečatom lucerna IANVARI na disku. Fig. 50 Spilamberto, Ergastolo, L.SEPTIMI sulla spalla (a), lucerna a canale con doppio bollo: ATIM(eti) sul fondo (b). Sl. 50 Spilamberto, Ergastolo, L.SEPTIMI na ramenu (a), svjetiljka s kanalom s dvostrukim pečatom: ATIM(eti) na dnu (b). Fig. 51 Modena, ex Parco Novi Sad, firma entro cartiglio M/FORTIS/F (a), lucerna a canale chiuso (b-c) Sl. 51 Modena, ex Parco Novi Sad, pečat unutar okvira M/FORTIS/F (a), svjetiljka sa zatvorenim kanalom (b-c) Fig. 52 Modena, Viale Reiter, scarto di cottura di lucerna a canale a firma STROBILI. Sl. 52 Modena, Viale Reiter, proizvodni otpad svjetiljke s kanalom i pečatom STROBILI. 34 Fig. 53 Modena, Viale Reiter, scarto di cottura di lucerna a canale a firma STROBILI. Sl. 53 Modena, Viale Reiter, proizvodni otpad svjetiljke s kanalom i pečatom STROBILI. Fig. 54 Modena, Viale Reiter, scarto di cottura di lucerna a canale. Sl. 54 Modena, Viale Reiter, proizvodni otpad svjetiljke s kanalom. Fig. 55 Modena, Viale Reiter, scarto di cottura di lucerna a canale. Sl. 55 Modena, Viale Reiter, proizvodni otpad svjetiljke s kanalom. Fig. 56 Modena, Viale Reiter, tipi diversi di lucerne a canale chiuso prodotti contemporaneamente. Sl. 56 Modena, Viale Reiter, različiti tipovi svjetiljki sa zatvorenim kanalom proizvedeni istovremno. Fig. 57 Modena, Viale Reiter, lucerne a canale chiuso a firma STROBILI decorate con testa di Giove Ammone e maschere teatrali. Sl. 57 Modena, Viale Reiter, svjetiljke sa zatvorenim kanalom, pečatom STROBILI i ukrašene s glavom Jupitera Amona i teatarskih maski. Fig. 58 Modena, Viale Reiter, lucerne a canale chiuso. Sl. 58 Modena, Viale Reiter, svjetiljke sa zatvorenim kanalom. Fig. 59 Modena, Viale Reiter, lucerne a canale chiuso (cfr. fig. 58) con le firme dei produttori. Sl. 59 Modena, Viale Reiter, svjetiljke sa zatvorenim kanalom (usp. Sl. 58) s pečatima majstora. Fig. 60 Savignano sul Panaro, Pratoguarrato, valve superiori di matrici per la produzione di lucerne a canale aperto. Sl. 60 Savignano sul Panaro, Pratoguarrato, gornji dio kalupa za proizvodnju svjetiljki s otvorenim kanalom. Fig. 61 Savignano sul Panaro, Pratoguarrato, bollo su mattone AD.FORN.CAT/ L. AEMILI/FORTIS. Sl. 61 Savignano sul Panaro, Pratoguarrato, pečat na opeki AD.FORN.CAT/ L. AEMILI/FORTIS. Fig. 62 Modena, ex Parco Novi Sad, sul fondo la firma FORTIS (a), su scarto di cottura di lucerna a canale aperto trilicne, presa configurata a busto di Giove (b). Sl. 62 Modena, ex Parco Novi Sad, dno s pečatom FORTIS (a), na proizvodnom otpadu svjetiljke s tri nosa s otvorenim kanalom, ručka je oblikovana kao Jupiterovo poprsje (b). DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE Fig. 63 Modena, ex Parco Novi Sad, scarto di cottura di lucerna a canale aperto policine non firmata. Sl. 63 Modena, ex Parco Novi Sad, proizvodni otpad svjetiljke sa sedam noseva s otvorenim kanalom, bez pečata. Fig. 64 Modena, ex Parco Novi Sad, scarto di cottura di lucerna a canale aperto corto, con firma CASS(i). Sl. 64 Modena, ex Parco Novi Sad, proizvodni otpad svjetiljke s kratkim nosom, otvorenim kanalom i pečatom CASS(i). Fig. 65 Modena, ex Parco Novi Sad, firma OCTAVI (a), scarto di cottura di lucerna a canale aperto corto (b). Sl. 65 Modena, ex Parco Novi Sad, pečat OCTAVI (a), proizvodni otpad svjetiljke s kratkim nosom, otvorenim kanalom (b). Fig. 66 Modena, ex Parco Novi Sad, matrice per la produzione di valve di matrici per lucerne a firma EVCARPI. Sl. 66 Modena, ex Parco Novi Sad, kalup za izradu dijelova kalupa za svjetiljke s pečatom EVCARPI. 35 DONATO LABATE MVTINA FECIT. DALLE HERZBLATTLAMPEN ALLE FIRMALAMPEN: NUOVI DATI SULLA PRODUZIONE DI LUCERNE A MATRICE DAL TERRITORIO DI MODENA BIBLIOGRAFIA / LITERATURA 36 Buchi, E. 1975, Lucerne del museo di Aquileia, I, Lucerne romane con marchio di fabbrica, Aquileia. 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DONATO LABATE MVTINA FECIT. OD HERZBLATTLAMPEN DO FIRMALAMPEN: NOVI PODACI O SVJETILJKAMA PROIZVEDENIMA U KALUPU S PROSTORA MODENE SAŽETAK Nova istraživanja omogućila su razjašnjavanje kronologije i važnosti Mutine (Modene) unutar proizvodnje i komercijalizacije svjetiljki izrađenih u kalupu. Nakon nalaza kalupa i proizvodnoga škarta svjetiljki helenističkoga tipa s pečatom VAL, volutnih i firma svjetiljki iz 19. st. (Magreta i Savignano), nedavno su u Cittanovi otkrivene proizvodne strukture (druga pol. 1. st. pr. K.) za uljanice helenističkoga tipa s pečatima VAL i ALIX (imitacija Herzblattlampen), uljanice tipa Dressel 3 te uljanice novoga oblika „tip Cittanova“ s pečatom PM. Time je Modena zauzela ključno mjesto u proučavanju sjevernoitalske proizvodnje helenističkih uljanica, kao jedini municipij gdje je ona za sad potvrđena. Za ranocarsko razdoblje prisutan je proizvodni otpad firma svjetiljki, kako tipa sa zatvorenim kanalom (prva pol. 1. st. pr. K.), i to s pečatima najvažnijih proizvođača FORTIS, STROBILI, PHOETASPI, COMMVNIS, EVCARPI (istraživanja na Viale Reiter), tako i tipa s otvorenim kanalom (početak 2. st. po. K.) s pečatima FORTIS, CASSI, e OCTAVI (istraživanja u „ex parco Novi Sad“). Ovim nalazima treba dodati stariji prototip uljanice FORTIS sa zatvorenim kanalom i oznakom mjesta proizvodnje (M FORTIS F), te nalaz drške volutne uljanice s natpisom MVTINA PRISCVS F. Ukopno je uz Modenu, prema novim podacima koji se donose, moguće povezati 14 proizvođača firma svjetiljki. Navod o važnosti Mutine u keramičarskoj proizvodnji (Plin. Nat. Hist. XXXV, 12, 101) potvrđen je ovim nalazima, ali i širokom distribucijom proizvoda iz Modene: u Akvileji 50% firma svjetiljki potječe iz Modene, in primis FORTIS, koji je svoje proizvode komercijalizirao duž većeg dijela Rimskoga Carstva, a ponegdje je, možda, imao i svoje filijale, čime bi se, osim kao imitacije, mogli objasniti nalazi kalupa s njegovim pečatom. Izneseni podaci nedvojbeno smještaju Modenu u središte keramičarske proizvodnje, a pečati u kojima se navodi MVTINA FECIT daju naslutiti kako su i keramičari koji su ondje osnivali svoje radionice na neki način htjeli dodatno naglasiti povezanost uz taj snažni keramičarski centar i izvornost vlastite proizvodnje. 37